Ultima sessione D&D


Ieri sera si è svolta una sessione ad organico ridotto di D&D 3.5 (versione E6). Mi piace lo spirito con cui tutti stanno prendendo questa campagna: recuperare il più possibile il D&D “come deve essere giocato” e non “come lo vorremmo”. Credo che un sano ritorno alle origini fosse oltremodo necessario. Parlare di teoria del GDR e di altri argomenti è interessante, ma per alcuni rischiava di trasformarsi in un esercizio sterile di dialettica, mentre la colonna portante del gioco di ruolo è… il gioco stesso, ovvero il cosiddetto “gioco giocato”, quello che succede davvero intorno al tavolo. Io stesso, iperanalitico e teorico anche quando vado al cesso, ho contribuito a dare degli input fuorvianti. Diciamolo quindi una volta per tutte: il motto della Gilda è (e resterà sempre) “KEEP GAMING”, cioè: siateci, partecipate, uccidete orchi e mantenete vivo questo gruppo straordinario. Se poi vogliamo cimentarci a creare il nostro gioco, ottimo, se ci va di chiacchierare di teorie forgite e sistemi di gioco, benissimo, ma lo scopo ultimo è mantenere alto il divertimento e il piacere di stare insieme.

L’avventura di ieri sera in particolare era un sano, robusto e diretto “dungeon crawl” che avrebbe fatto piacere anche a Gary Gygax nella sua letale semplicità. E’ una “cover” di un’avventura pubblicata da Alderac Entertainment Group nel 2000 intitolata “The Crypt of St. Bethesda”. L’ho soltanto adattata un po’ per farla stare bene nel contesto in cui si muovono i personaggi di questa campagna.

Dato che ho copiato (e segretamente spero di aver migliorato) l’avventura, ho deciso di copiare anche l’illustrazione del mostro finale, una schifezza piena di vermi viola che i personaggi hanno trovato piuttosto preoccupante, ma che sono riusciti a sconfiggere brillantemente. Questa era l’originale illustrazione (Copyright Cris Dornaus 2000):

wormwrath_originalMi sono limitato a colorarla aggiungendo un’illuminazione più drammatica, ma l’originale in stile fumettistico era già piuttosto evocativa di per sè.

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(Penso di non fare un torto all’autore pubblicando l’immagine originale e la mia copia modificata. In fondo per imparare si copia anche Michelangelo: basta non andare in giro a dire che te lo sei inventato tu).

Keep Gaming.

 

Buon anniversario


WordPress molto cortesemente mi ha avvisato che oggi è l’anniversario della nascita di questo blog. Sono ben due anni che posto articoli, pensieri sparsi e riflessioni sui giochi di ruolo. Negli anniversari è usanza fare il punto della situazione, si celebra e al tempo stesso si guarda al futuro.

Bilancio. Bene, direi che il passaggio dal sito statico della Gilda a questo blog è stato complessivamente positivo. La partecipazione del gruppo è aumentata e si sono fatti vivi nuovi amici anche se, non smetterò mai di ripeterlo, i “lurkers”, cioè quelli che leggono senza mai commentare, sono la netta maggioranza. Se è vero che il blog è sostanzialmente un diario è vero anche che il feedback dei frequentatori è utilissimo per selezionare gli argomenti che più sono apprezzati e scartare quelli che non interessano a nessuno. Per esempio, gli articoli più letti sono stati quelli sull’analisi del regolamento di D&D, in particolare quelli sull’allineamento morale e sulle caratteristiche; seguono (incredibilmente) gli articoli sulla gestione linguistica della simulazione e chiudono la zona podio gli articoli marchiati “miti da sfatare”.

Progetti per il futuro. Continuare così, incrementando gli articoli sugli argomenti più graditi. La sezione oplologica/strategica ha bisogno di un rinforzino: e presto scriverò qualcosa sugli argomenti che mi interessano e che penso saranno graditi:

– l’arco lungo, storia e costruzione

– lo spadone rinascimentale

– la maglia di ferro e i suoi usi nei secoli

– il mito del “cavaliere di ferro che non si alza da terra”

– le morti “stupide” sui campi di battaglia medievali, uno sterminio di massa di cui non si parla mai

– l’impatto della magia sulla strategia bellica: conseguenze coerenti di una premessa assurda

Altro obbiettivo è completare la parte sulla gestione linguistica della simulazione, provando poi a creare un sistema di gioco di prova basato su quei concetti. Si tratterà di un esercizio, non della creazione di un nuovo prodotto finito.

Vorrei poi iniziare una nuova serie di articoli che recensiscono giochi di ruolo storici, evidenziando le particolarità dei giochi che più hanno influenzato l’evoluzione di questa forma di divertimento.

Il tutto ha come unico scopo quello di condividere la passione per questo bellissimo hobby. Non lo ripeterò mai abbastanza, mi considero un esploratore e non un maestro: tutti contributi e le critiche (ma non le flame wars) saranno bene accetti. Fino ad ora questo blog è riuscito a fare qualcosa che altri non sono mai riusciti a fare, e cioè parlare serenamente dei più disparati aspetti del gioco di ruolo evitando i toni accesi e le polemiche inutili che caratterizzano altri siti, e mantenendo uno spirito positivo e costruttivo di cui sono particolarmente fiero. Grazie quindi a tutti i membri della Gilda Cacciatori Sedentari di Draghi, gli ospiti e i commentatori, alla prossima.

E nel frattempo, come sempre, keep gaming.

Qualche illustrazione


Pubblico alcune illustrazioni da me create per la campagna di beta testing di Dungeon Hack da poco conclusa, con allegati alcuni commenti. In questo modo chi si è perso alcune sessioni potrà ricostruire visivamente i momenti salienti. Tutte le immagini sono copyright di Enrico Penaglia.

Cominciamo dal tipico Divinatore. Llo avete già visto su questi schermi, ma mi piace un sacco quindi lo mostro di nuovo. Continua a leggere