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Yummy!

Ragazzi, questa è dura…

Il fatto è che a me il rugginofago piace pure, almeno come concetto: si tratta di un mostro che non si ciba di avventurieri, ma di qualcosa a cui loro tengono più che alla loro stessa vita: l’equipaggiamento. Però è vero anche che questo mostro puzza di bastardata del Master lontano un chilometro. La sanno tutti che è lì solo per liberare i personaggi di tutto quel metallo tanto faticosamente accumulato, e quando accade per rimediare goffamente a qualche errore del Master che ha dato una spada +5 vorpal sull’onda dell’emozione e poi se n’è pentito, questo mostriciattolo equivale a indossare una maglietta con su scritto “sono un Master di merda”.

C’è modo di salvarlo? Boh, intanto partiamo dal presupposto che un mostro così non deve MAI essere un mostro errante, o buttato lì a casaccio. Deve essere il cardine di un’avventura. Ci dovrebbe essere una specie di gentlemen’s agreement secondo cui una porcheria simile richieda che i giocatori abbiano il tempo di prepararsi.

In secondo luogo proviamo ad analizzare la sua fisiologia e il suo ecosistema di riferimento. Intanto: come si può evolvere un animale che si ciba solo di metallo? Non può. Il metallo in natura esiste solo in concentrazioni basse e di solito incastonato in parecchi metri cubi di roccia. Il manuale dice che si tratta di un’aberrazione, il che dovrebbe spiegare tutto, ma in fondo non spiega un fico secco. Diciamo allora che il rugginofago è un errore, un esperimento mal riuscito di qualche mago pazzo. Espediente loffio, ma per ora ce lo facciamo bastare. A cosa gli serve il metallo? A sopravvivere? Niente si ciba di metallo, un essere a base di carbonio non sa cosa farsene se non in quantità infinitesimali. Cosa potrebbe rendere necessaria una dieta con un’integrazione di metallo così importante? Dalla risposta a questa domanda dipendono le possibili varianti “rimpolpate” del rugginofago.

Ipotesi 1: il ferro è un integratore

Forse gli manca il ferro come alle capre manca il sale. Non è essenziale per la sopravvivenza, ma nel lungo periodo ne ha bisogno perché gli serve per i processi di ossidazione a livello di emoglobina. Poi magari ne assume una quantità smodata ma ne trattiene solo una minima parte, ma si è evoluto così, poveraccio, gliene vogliamo fare una colpa?

Se è proprio il ferro che va a cercare, non gli serve a nulla attaccare le armi degli avventurieri, che possono essere di bronzo o di acciaio. Anzi, possiamo assumere che la maggior parte della armi degli eroi non sia di ferro. Il rugginofago così immaginato però potrebbe attaccare le cotte di maglia di ferro, le fibbie delle giberne e delle cinture ecc., ma non può basare la propria sopravvivenza sugli sporadici incontri con gli avventurieri. Per lo più infesta le miniere, le caverne ricche di vene ferrose e le montagne con rocce piene di ossido di ferro, e si dedica agli accessori degli avventurieri solo come ghiottoneria occasionale. Quello che potrebbe renderlo interessante è il suo uso come aggancio per avventure. I personaggi non devono subirlo, devono andarlo a cercare. Una colonia di rugginofagi può essere un flagello per una miniera, e i minatori nani faranno di tutto pur di liberarsi di questi temibili competitori. Insomma, un’alternativa alla cantina infestata dai topi presente in tutte le campagne di basso livello. Ma pensiamo a dei rugginofagi piccoli, diciamo come topi. E pensiamo che delizia per i prigionieri delle segrete di un castello potersi procurare anche uno solo di questi piccoli amici… combiniamo le due idee e otteniamo una mini-campagna basata sulla cattura dei rugginofagi in una miniera infestata e sulla loro introduzione clandestina in una prigione.

Ipotesi 2: disintegra tutto il metallo e assimila la polvere di metallo

.. che è precisamente quello che sembra fare se si segue il manuale dei mostri. E cosa se ne fa? Per esempio si costruisce una corazza di metallo, letteralmente cresciuta intorno a un corpo altrimenti molliccio e indifeso. Quindi un rugginofago debole, ma con Classe di Armatura 34. Come lo abbattiamo senza armi di metallo? E quanto può far gola la corazza, che può essere fusa per ricavarne cinque o sei metalli diversi?

Ipotesi 3: non disintegra, teletrasporta.

E perché no? Magari Rugginofago è solo il cognome. In realtà le antenne toccano tutti gli oggetti magici e li spediscono in un luogo deciso dallo stesso mago pazzo che ha creato il rugginofago. Missione: trovare il padrone e strappargli tutti i peli del naso finché non restituisce il maltolto. E se le antenne funzionassero anche nei confronti di creature incantate? Da un lato questa proprietà potrebbe essere usata come escamotage per raggiungere il proprio equipaggiamento (basta un incantesimo benedizione per diventare una preda appetibile per il rugginofago), dall’altro potrebbe essere un sistema per catturare creature magiche.

Insomma, non so se queste idee possono servire a rendere interessante questo vecchio catorcio di mostro, ma qualche spunto qua e là non guasta di certo.

Keep gaming.

2 pensieri su “Monster makeover – il rugginofago

  1. Interessante disquisizione Penny, io ed i master con cui mi sono confrontato di fronte al quesito che stai ponendo abbiamo eroicamente scelto di glissare completamente ed infatti, se escludiamo l’incontro fortuito nel dungeon di E.O.B. 1 credo non avere mai incotrato od utilizzato il suddetto rugginofago. Però il tuo post mi ha stuzzicato ed eccomi qui a cercare di immaginare da zero il rugginofago ed ecco il risultato: io mi immagino che il Rugginofago, in barba al suo nome, non mangi affatto il metallo, ma che il suo metabolismo produca dei gas o delle secrezioni o dei fluidi che, qualora entrino in contatto col metallo abbiamo il brutto vizio di corroderlo o magari “solo” di accentuare in modo impressionante la reazione di ossidazione e quindi alla ruggine. Il Rugginofago diventerebbe quindi una creatura, non derivante da un esperimento magico scappato di mano e pressocchè innocua, perfettamente integrata nel suo ecosistema che gli uomini e i nani (e magari anche gli elfi) hanno invece imparato a temere per via degli effetti che il suo metabolismo crea agli oggetti in metallo così tanto cari ed utili.

  2. Il problema del rugginofago non è il fatto che mangi i metalli, ma che mangi il metallo arrugginito (e lo fa arrugginire lui stesso, con quelle antenne del cavolo).
    L’unica soluzione per affrontarlo è placcare in oro armi e armature (forse, perché magari questo schifo fa ossidare pure l’oro).
    Questo affare è stato creato proprio per rompere le scatole agli avventurieri e l’unica soluzione valida è lasciarlo nel folclore del mondo di gioco (“Si dice che nelle miniere abbandonate a est ci sia… il rugginofago!” e il piccolo guerriero di livello zero si lascia sfuggire un urletto di paura, mentre l’amico druido sogghigna, sicuro di sé).
    Magari il rugginofago è solo un gruppetto di goblin travestiti con una veste corazzata, che rubano le armi agli avventurieri XD

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